Mi piace così tanto

4 Luglio 2019 Off Di Artis Teatro

Per quanto riguarda le collaborazioni, la comprovata verità che David Byrne (l’uomo di ingresso della band The Talking Heads) e St. Paul Vincent (la cantante Annie Clark) ha un album insieme è approssimativamente estetico. Nonostante la provata verità che ho nel complesso amato ciò che ho sentito, non sono mai stato un immenso seguace di David Byrne e St. Paul. Vincent ha volato più o meno al di sotto del mio radar. Quello che chiedo di sapere su questi due sarebbe stato più che sufficiente per presentarmi una pausa se qualcuno un paio d’anni prima mi avesse detto: “Whats up, questi ragazzi metteranno da parte un album insieme”.

La realtà è stata detta, non proteggerò più il set che ha modificato in Prima volta che ho sentito parlare di Like This Huge . Quello che so è che il mio amico Jason ed io abbiamo avuto una sorta di sollievo per prendere nota di ciò, uno in tutto quello che chiedevamo: “Whats up, hai mai ascoltato quell’album?” e il variegato rispondeva: “No, ma lo farei davvero”. Ogni altro tempo e tutto da capo per circa un mese.

Dopo averlo infine messo da parte prendendo nota di ciò nel mio piatto, si è trasformato in una tendenza di esperienze che ti ha derubato – adorato andare in una nazione internazionale, sedersi a cena e scoprire che i pasti non sarebbero più desiderati tu vomito. Davvero, l’extra che morde, l’extra che avete a cuore. Il primo pezzo, il brano di apertura dell’album “Who”, si è trasformato in un’immediata porzione di bontà dell’altop pop. Servendo perché il primo singolo dell’album, la canzone fa efficacemente la sua responsabilità, portando gli ascoltatori con una cadenza e un ritmo facili da digerire. Mostra veramente la capacità con cui le voci di Byrne e St. Vincent si mescolano, mescolandosi in armonia prima di rompere e intrecciare alleggerire insieme. È accattivante, la capacità dei singoli desidera essere, ed è una bella introduzione alla rozza canzone che questi due ti presenteranno.

La stragrande maggioranza delle canzoni qui è al ritmo medio con un paio di incursioni in preparazioni più veloci. Alcuni di loro si appoggiano con molta attenzione su Byrne e altri mettono in mostra St. Louis. Vincent. Prendendo nota dell’album, si mette insieme la sensazione che queste forme di canzoni siano esperienze – uno dei problemi più interessanti che ho visto riferendosi all’album modificato nella presenza stabile degli ottoni. In seguito mi sono reso conto, di percorso, che l’album esplora i suoni extra rock / pop tradizionali e come un altro essenzialmente fa la spesa di un ensemble di ottoni da 26 pezzi nel corso di.

Tra i tentativi extra di successo (non più tanto quanto nella mia domanda) le canzoni sono care “Ice Age” e “I Ought Look TV”. Uno in più, “I Am an Ape”, è una canzone Byrne-centrica e i suoni adorano qualcosa che sarebbe probabilmente per caso scaturita dalla versione dell’album di Note Ronson. “Lazarus” è, amare “Who”, un esempio accurato di come queste due voci diverse possano davvero lavorare insieme.

Lasciato o non più o non più è riconosciuto che non più ogni piccola cosa qui funziona. Per lo meno non più completamente. Ma, a circa 45 minuti, qui non è più un pasto o non è più importante gettare sul fuoco e lasciare cucinare la cena per tutto il giorno. Byrne e St. Vincent fanno un accurato lavoro di conservazione dell’album in prova. Anche noi che non siamo più necessariamente addormentati di questi due, probabilmente per caso, benché per caso non ci sieda più tanto tanto quanto sedersi giù sulla scrivania e dare a questo album un assaggio.