Nightmares On Wax – In A Space Outta Sound – Valutazione album

Nightmares On Wax – In A Space Outta Sound – Valutazione album

11 Ottobre 2019 Off Di Artis Teatro

“In A Space Outta Sound” è il settimo album dell'artista britannico di musica elettronica Nightmares On Wax, alias George Evelyn. Rilasciato in 2006, questo album è stato ideato come un complimento per gli album ampiamente riconosciuti “Smoker's Pride” e “Carboot Soul”, dimostrando una volta ogni tanto una capacità non comune di sposare ritmi percussivi perfettamente con melodie e paesaggi sonori contemplativi.

“In A Space Outta Sound” sarà anche classificato come un giorno fuori hop o una registrazione downtempo. Contiene campioni di breakbeat giamaicani, percussioni africane e melodia del Center Jap, mescolati con la formulazione di soul e funk, per dare il via a risultati esagerati.

La nota di apertura “Passion” inizia dal silenzio, come il titolo dell'album suggerisce, fino a quando le corde eteree e di calore della tastiera silenziosa si aprono lentamente riempiendo il vuoto, traballando e tessendo mentre diventano più forti. Non è necessario fumare erba per sentirti fluttuare in un'atmosfera rilassante di tenerezza e morbidezza. La debole voce soul, gli stravaganti effetti sonori esagerati e la forma reggae di “trippiness” si aggiungono alla sua tenera atmosfera, offrendo una ventata di aria serena mescolata al sole pomeridiano pomeridiano.

“The Sweetest” introduce un aspetto più spigoloso e suono funky, proponendo di procurarti il ​​tetto della dimora di te e dei tuoi vicini con i suoi bassi profondi e il ritmo tubby. “Flip Ya Lid” inizia con un fischio apparentemente caotico, trasformandosi in una forma hip hop di canzone che è considerevolmente opposta alla nota di apertura atmosferica risultante dalla sua voce orientata al testo e da un rapporto esiguo senza dubbio.

“Pudpots” è una composizione strumentale jazzier che incorpora un lavoro di batteria di prima classe. A partire dalle spazzole del tamburo, entra un riff a sezione di corno appuntito che alimenta il solco dal suono peculiare fino alla chiusura della nota. “Rattling” è una canzone vocalmente varia, che riunisce una formulazione minore di coro gospel e melodia pop. Ospita alcuni suoni accattivanti che adorano il clavicembalo dell'incantatore di serpenti persiani e l'occasionale forma di stringhe di colonne sonore, aumentando una nota cupa e ipnotizzante.

Lo strumentale “You Wish” offre un momento di riconoscimento con il suo leggendario riff di chitarra di il “Private Quantity” del 1968 scritto dall'anima e cantante R&B William Bell. È un altro esempio corretto della natura minimalisticamente ripetitiva ma incantevole della melodia di George Evelyn.

Tutto sommato, “In A Space Outta Sound” contiene dodici tracce. Impegnandoti in opposizione alla chiusura dell'album, deciderai su tracce come “I Am You” vocalmente appassionato, e “African Pirates”, con il suo ripetitivo problema di percussioni africane, che rafforza il suono anormale del album inoltre.

C'è un carattere anormale nelle registrazioni rilassanti di George Evelyn, e questo album non fa eccezione. “In A Space Outta Sound” è muscoloso di soliti solchi chillout dal suono consueto, che resistono alla frattura di artisti identici di questo modello.