Panoramica dell'album: Doro – Elevate Your Fist

23 Giugno 2019 Off Di Artis Teatro

Doro – Elevate il pugno

Per la fine di trent’anni Doro Pesch ha ottenuto il titolo di The Metal Queen. Incoraggiamo nel 1984 la classe bionda di Dusseldorf, Germania, a fare irruzione nella scena dell’acciaio insieme alla sua band Warlock e al loro album di debutto Burning The Witches . Da lì la band avrebbe interpretato altri tre album in studio, Hellbound (1985), Honest As Steel (1986) e Triumph And Agony (1987), gli ultimi due considerati classici di quella generazione. Sfortunatamente negli anni ’80 del secolo scorso la band si sarebbe strappata le loro strategie separate e Doro avrebbe iniziato quella che sarebbe diventata una lunga professione solista.

Da quel momento, Doro ha scritto e registrato musica valida per il suo cuore coronario e mentre la maggior parte delle band ha sentito l’influenza della caccia del grunge per tutti gli anni ’90, sperimentando con il loro suono, Doro ha mantenuto la direzione e ha sventolato la bandiera per l’acciaio. Album simili a Pressure Majeure (1989), Unholy (1990) e Angels By no intention Die (1993) indulgono in identificabili grazie al suono di Doro.

La sua ultima offerta è un saluto sfacciato al suo Warlock e ai primi giorni da solista. Elevate Your Fist è il dodicesimo ritratto in studio solista di Doro ed è plug per suonare un campanello con veterani e nuovi fan allo stesso modo. Musicalmente, Johnny Dee (batteria) e Nick Douglas (basso), che si sono lasciati andare a prolungati membri della band, ritornano a superare ritmi robusti ed esilaranti mentre i nuovi comers Bas Maas (chitarra) e Luca Princiotta (chitarra / tastiere) danno una freschezza per la squadra.

Elevate il pugno in aria imposta l’accettato con la sua prospettiva di pompaggio a pugni e vi porta a sostenere la metà degli anni ’80, seguito da Coldhearted Lover con il suo sapore radiofonico obbediente. Quiet Hurts è una ballata di voga heavy-tech con il suo amico di testa Lemmy di Motorhead. Una caratteristica degli album di Doro è la veterana scoperta cantata nella sua lingua nativa tedesca, su questa libera quali tracce sono Engel e Freiheit (Diritti umani), che in seguito la checklist di scoperta è cantata in inglese come Sealed In Blood (Human Rights). Tracce simili a Rock Till Demise, Snatch The Bull (Closing Man Standing), Take No Prisoners e Revenge harkens supporto ai suoi giorni in Warlock. Minute Headbangers è implacabile con il suo manzo sul contrabbasso e i ritmi aggressivi della chitarra, mentre Free My Heart e Hero sono due ballate in cui risuona la voce di Doro, il secondo un tributo al dietro Ronnie James Dio.

Quando Doro ha lanciato il suo album Difficulty No Irascible nel 2009, alcuni quartieri dei media hanno ipotizzato che Difficulty No Irascible possa anche essere correttamente il suo album in studio finale e che il pensionamento è diventato una volta all’orizzonte, Elevate Your Fist avrebbe sicuramente dimostrato che forse ci sarebbe stato forse essere una distanza prolungata e onorevole da strappare prima che Doro riattacchi il microfono e quando il solito del suo lavoro è così degno, perché dovrebbe?

Scritto da The Rock Man