Aurelio Dominguez ritrae il duca di Mantova di Verdi con empatia

9 Ottobre 2019 Off Di Artis Teatro

Aurelio Dominguez è entrato nella carnosa trama del duca di Mantova in Virginia Opera, “Rigoletto”, un'eccellente coincidenza extra che lo ha spinto in avanti mentre perseguiva una professione d'opera. Mentre compilando l'estate finale per un cantante malato al quiz di Washington consegna un equipaggio per principianti, è arrivato alla dignità di Joseph Walsh, il direttore d'orchestra dell'azienda e si è astenuto dalla comprensione. Walsh arrivò per partecipare a una lezione di padronanza e in un attimo dominò Dominguez, annunciando: “Ora dobbiamo dare voce”.

Il risultato è diventato un incontro con Peter Mark, fondatore e ingegnoso regista di VO & # 39; e un invito a trasformarsi in un membro dell'azienda & # 39; s programma per artisti residenti nello spettro. Per la prima stagione finale di produzione VO, ha coperto la trama tenore di Rodolfo ne “La Bohème” mentre cantava Parpignol, seguito da una sovrapposizione di Tonio in “Figlia del reggimento” e cantando la trama di Un contadino. Ora recita nel ruolo del roué che provoca inavvertitamente la morte della ragazza che ama davvero, Gilda, la figlia del giullare del tribunale di rigore Rigoletto.

Dominguez riconosce che quasi tutti i frequentatori dell'opera considerano il Duca come un uomo spaventoso, ma la sua scoperta è parecchio. Il duca è senza dubbio immaturo, non è più pronto a creare una famiglia e tormentato da molti elementi per capirlo. Tuttavia, nonostante il fatto che non tenga seriamente il matrimonio, Dominguez crede che il Duca abbia molte qualità appropriate. Quel punto di vista di lui viene stampato quando lui e Gilda giurano “Caro nome”, un segnale che la ama davvero ed è brillante per gettare la sua energia fuori dalla finestra per lei.

La personalità di Dominguez doveva essere ribattezzata dal compositore Guiseppe Verdi quando i censori si lamentarono. Salutato oggi come indubbiamente una delle opere più belle di Verdi, è diventato tra le molte cose che ha richiesto un alternato nella linea della leggenda. Verdi basò il libretto “Rigoletto” su una leggenda di Victor Hugo che raffigurava un re di Francia come un donnaiolo eseguibile. Ciò è diventato inaccettabile per i censori del nord Europa proprio per la durata della Restaurazione. Alla fine ha superato le loro obiezioni trasformando la personalità in un duca italiano.

Dominguez ha guadagnato questa ambita trama dopo una prolungata serie non voluta a Washington, DC. Cresciuto a Caracas, in Venezuela, ha studiato viola al conservatorio nativo. Tra una lezione e l'altra, ha chiacchierato con l'insegnante di voto nella stanza accanto che lo ha ispirato a svolgere il suo voto da tenore. La fortuna legale arrivò presto nella persona di Kathleen Wilson, una specialista in opere d'arte latinoamericana, che si trovò in ritardo sabbatico dal College of Novel Hampshire. Colpita con il suo voto, divenne strumentale nel servire a lui ottenere una borsa di studio lì.

Dopo essersi laureato in 1999 con un diploma in Tune e spagnolo, lo ha ispirato a proseguire il lavoro di laurea presso il Catholic College. È diventato energico proprio con la consegna di Washington, DC, cantando con la Baltimore Municipal Opera Firm, all'Asian American Opera Festival e come solista o in ensemble in un discreto numero di eventi musicali. Ora membro del ritornello della Washington National Opera, si rallegrò di incontrarsi e di essere diretto da Plàcido Domingo, senza dubbio uno dei suoi eroi.

In bilico per una professione gratificante nell'opera, Dominguez spera di realizzare la trama del Duca di Mantova con molte compagnie d'opera un giorno. Oltre al piacere di ritrarre un uomo socialmente disfunzionale i cui dolori predominanti è l'immenso assortimento di femmine che si lanciano contro di lui, la trama arriva con tre arie carnose che sarebbero ben calibrate, tra le più belle mai scritte da Verdi, e si adattano al suo voto completamente.